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26 ottobre 2006

Cassazione, portar iella non è reato: "Non punibile chi augura la cattiva sorte"


ROMA - Portare iella non è reato. I giudici di Cassazione hanno sentenziato che "l'auspicio di un fatto negativo non è condannabile". Un giovane di Genzano aveva inviato un sms ad un'amica barista svelando il presagio che presto il suo negozio sarebbe fallito: "Non andrai avanti con il tuo baretto - scrisse la neocassandra - perderai tutto, illusa". Era il marzo 2005 e il giudice di pace condannò l'autore di quel messaggio a pagare 350 euro per ingurie e minacce.

Ricorse in Cassazione Alex R. e oggi la sentenza numero 35.763: "Non si può parlare di minaccia - scrive il relatore - quando il male prospettato non sia dipendente dalla volontà della gente". Se la malvagità si appoggia su previsioni imponderabili, come la iella, allora il reato di minaccia non c'è e l'imputato va assolto.

Restano però le ingiurie per le quali, come già deciso dal giudice di primo grado, Alex-il-maligno dovrà sborsare 337 euro di multa.

Che portar jella non fosse un reato era chiaro già da tempo, almeno da quando Pirandello ispirò l'episodio de "La patente" interpretato per il cinema da Totò. Anche lui ottenne da un giudice la "patente" di jettatore e fu la sua fortuna, forse perché già allora, portar auspici disastrosi non era reato.

2 Comments:

  • come non vedo nessun comment qui, ti lascio uno: carino il tuo blog!

    By Anonymous Anonimo, at 8:03 PM  

  • grazie!
    in effetti è il primo commento!

    sono solo notiziole in fin dei conti!

    ^_^

    By Blogger francesca, at 1:18 AM  

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